Un tripudio di emozioni ha caratterizzato la cerimonia di chiusura dell’ottava edizione del Premio eno-letterario Vermentino. L’iniziativa, nata da un’idea della Camera di Commercio di Sassari, unisce in maniera unica il mondo vitivinicolo alla narrativa ed è portata avanti insieme ai partner territoriali, Comuni di Olbia e di Castelnuovo Magra, in collaborazione con i produttori vitivinicoli di Sardegna, Liguria e Toscana.
L’evento di premiazione, ospitato presso gli spazi del Museo Archeologico di Olbia lo scorso sabato 12 ottobre, ha visto la presenza di autori ed editori premiati ed è stato condotto, per il secondo anno consecutivo, dall’attore Neri Marcoré, che ha mostrato tutta la sua grande professionalità e versatilità.
Significativa la partecipazione degli studenti del Liceo “Gramsci” di Olbia, che si sono cimentati in reading letterari e nella produzione di piccoli booktrailer in cui hanno messo in risalto tutta la loro creatività, con la direzione artistica dell’attore Daniele Monachella e il supporto dei loro insegnanti. Una conferma dell’importanza nelle scuole della diffusione di iniziative culturali e formative, che hanno l’obiettivo di trasmettere la passione per i libri, la scrittura e le tradizioni territoriali, aspetti importanti per il loro processo di crescita.
Ad introdurre la cerimonia la performance canora di due studentesse, che hanno musicato e cantato un sonetto di Grazia Deledda, e la lettura di un messaggio di saluti dell’editrice Laura Capone, partecipante 2023, che è stato anche momento di grande commozione per il ricordo di Paola Tantulli, editrice di Biblioteca dell’Immagine, scomparsa improvvisamente poco tempo fa e presente per due anni consecutivi al Premio eno-letterario per due riconoscimenti speciali al suo autore Matteo Bellotto.
La kermesse letteraria è proseguita con il susseguirsi sul palco degli autori ed editori fino ad arrivare ai due annunci più importanti: quello della menzione “Premio Territorio” assegnata ad Alessia Castellini per il suo “Il sentiero delle formichelle” edito da Piemme e quello della vincitrice Roberta Schira per il romanzo “I fiori hanno sempre ragione” edito da Garzanti, dove protagonista è una chef che in una storia di cambiamenti pone l’attenzione sulle emozioni, sui sentimenti e sul “sapore delle parole che contano”, con il vino a recitare il ruolo di presenza discreta ma indispensabile.
Menzioni speciali sono state conferite a pari merito a: Marcello Simoni per “La taverna degli assassini” edito da Newton Compton; Anna Luisa Pignatelli per “Il campo di Gosto” di Fazi editore e Milena Agus per “Notte di vento che passa” edito da Mondadori.
La Camera di Commercio di Sassari ha inoltre assegnato due “menzioni straordinarie fuori concorso” ai volumi “Grazia Deledda e il cibo” di Giovanni Fancello e Sara Chessa edito da Arkadia e “C’era una volta all’Asinara” di Giampaolo Cassitta edito da Fratelli Frilli, che si sono distinti per il loro pregio nel valorizzare il territorio sardo con la sua storia, il mare che lo caratterizza, le tradizioni eno-gastronomiche e il tributo alla sua più grande scrittrice, Premio Nobel che ha fatto conoscere la Sardegna nel mondo.
Ancora una volta, la letteratura ha rappresentato il tramite per raccontare il mondo vitivinicolo e viceversa il vino ha rappresentato quel trait d’union verso il testo narrativo per una composizione unica di intrecci di vite, che valorizza produzioni e territorio.