Un padre affettuoso con il pallino per la musica lamenta un forte mal di schiena. Il giorno dopo scopre di avere il cancro.
Cercando con l’ironia di domare la rabbia e i disagi, comincia le cure: “Faccio una chemioterapia da giovane, così mi tolgo il pensiero”, dice agli amici. Con l’umorismo sopravvive al pietismo e cerca dei lati positivi nella sua condizione di temporanea disabilità, mentre nel viaggio verso la guarigione si compie una trasformazione dell’uomo che tenta di dare il giusto senso e peso ai gesti della vita, concedendo maggiore spazio alla follia. Gesti che acquistano un’importanza prodigiosa.
Attraverso il mondo complesso della malattia, che nessuno vorrebbe conoscere, rimane l’urgenza di vivere più intensamente, una forza conosciuta meglio dai bambini e da chi sente di essere sopravvissuto a qualcosa: una vitalità e una nuova inquietudine che stride con la serenità delle persone che ci stanno attorno. Un nuovo stato nel quale finalmente le azioni sembrano corrispondere alle intenzioni: “Dovrei andare” diventa “vado”. “Dovrei fare” diventa “faccio”.
Il Paradiso è un posto con un Vermentino in frigo
Autore:
Roberto Botturi
Casa editrice:
Infinito Edizioni
Edizione del premio:
Edizione 2022