Vino al Vino

Autore: Mario Soldati
Casa editrice: Bompiani
Edizione del premio: Edizione 2018
Premi ottenuti: Menzione Speciale
Figura eccezionale nella storia culturale del novecento, Soldati racconta i suoi tre viaggi compiuti attraverso l’Italia alla ricerca dei vini genuini, alcuni famosi, altri noti, altri ancora no.
Ma non si tratta di una semplice guida enologica: è un libro che parla di paesaggi, di uomini, di case, ville e castelli incontrati e amorevolmente scrutati in un itinerario alla ricerca di una civiltà autentica, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, frutto dell’equilibrio tra natura e cultura. Dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia e alla Sardegna, l’autore si addentra nella provincia italiana alla ricerca del ”vino prelibato, che schiva ogni pubblicità”, che ”vuole essere scoperto e conosciuto in solitudine, o nella religiosa compagnia di pochi amici”. Pur non essendo un enologo professionista, come tiene più volte a ricordare, Soldati considera ciascun vino dotato di una sua unicità, si impegna a comprenderlo e ne apparecchia un ritratto per i lettori, quasi si trattasse di una persona.

 

Motivazione menzione

Mario Soldati è una figura grandiosa nella storia culturale del Novecento. Un intellettuale, un pioniere, che è stato capace di raccontare, in tv, sui giornali ed attraverso i libri, storie gastronomiche invisibili. Ha fatto scuola alla sua generazione ed anche a quelle successive che ancora oggi traggono insegnamenti e spunti dalla sua filosofia. Nel mastodontico testo “Vino al vino”, di 800 pagine, narra di viaggi in zone vinicole diverse, dalla Val d’Aosta alla Sardegna, alla ricerca tormentata di vini genuini, veri, noti e da conoscere. Una precisa cronaca di tre viaggi compiuti in epoche diverse, quando il paese Italia subiva forti mutazioni culturali. Una descrizione romantica del mondo agricolo, con un ricercato linguaggio da fine narratore che richiama i grandi dell’Ottocento. Ama illustrare molte cose nei suoi racconti, ma soprattutto di genti, di contadini e di terra. Illusioni di persona libera e innamorata che vaga alla scoperta dei segreti del mondo contadino. Il lettore è immerso in un magico racconto di paesaggi, di uomini mitici e di autentici itinerari, dove la natura è profondamente collegata alla cultura del vino e alla terra che lo genera. Una silenziosa guerra personale contro l’omologazione, tracciando nel settore enologico una identità tutta italiana, che, in quei tempi, barcollava tra tradizione ed evoluzione. Scritto da oltre quarant’anni, è ancora, per gli amanti del mondo enologico, come la Bibbia per i credenti.

La Giuria

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